Barare sul curriculum vitaeDurante questa tornata elettorale abbiamo avuto già modo di parlare di truffe nel curriculum vitae. Il caso di Oscar Giannino si è guadagnato le prime pagine di tutte le testate nazionali, e ci ha portato ad analizzare di frequente questa annosa problematica per chi si occupa di curriculum.

Imbrogliare è sbagliato, ce lo hanno detto sin da quando eravamo bambini, ma nel caso del curriculum i problemi si fanno sicuramente più importanti, perché come fa notare Cazzulani, segretario generale dell’Associazione Italiana per la Direzione del Personale, è praticamente impossibile avere un rapporto di lavoro con chi in passato ci ha mentito.

Le bugie hanno le gambe corte, è anche senza candidarsi a primo ministro, è molto facile che una bugia detta in sede di redazione del curriculum, venga Venga poi scoperta successivamente, come ha ricordato Cazzulani. A questo punto, dopo la scoperta si apre per l’azienda un periodo di crisi: non parliamo di crisi aziendale ma di crisi nel rapporto con il lavoratore che ha mentito.

Continuare ad impiegare qualcuno che in passato non abbia detto come stavano le cose, è semplicemente fuori discussione per le aziende, che procederanno, è hanno la legge dalla loro parte, a sbarazzarsi del lavoratore che, furbamente ma senza lungimiranza, aveva aggiunto competenze ed esperienze che in realtà non erano parte del suo vero curriculum vitae.

È qualcosa che sembra di buon senso, e che ora viene rinforzato nella sua validità, da quanto affermato da una associazione importante come quella perla italiana per la direzione del personale.

Quindi, come vi avevamo già consigliato, evitate di barare nel vostro curriculum. Magari riuscirete anche a ottenere un lavoro in questo modo, ma sarà un lavoro effimero, che perderete non appena si verrà a scoprire l’inganno.

Per ottenere un lavoro, e per mantenerlo l’onestà è la prima cosa, non dimenticarlo mai.

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